Sono qui.
Perché sono qui?
Mi trovo su una distesa d’erba secca. In un luogo che, da tre giorni, chiamiamo Lande dell’ Oblio.
Pomeriggio. Il sole sta tramontando dietro i monti che circondano quello che dovrebbe essere la piana del nostro sogno. Come accompagnamento sonoro, urla. Acute, grevi, strazianti. Squarciano il silenzio come un coltello affilato su un panno di lino. Urla terribili. Di dolore. E sangue. Tanto sangue. E’ sparso ovunque su questa piana maledetta dagli Immortali e dai quattro Dèi del Caos.
Dinanzi a me, i miei compagni.
E i miei colleghi Ingegneri.
E demoni. Un esercito demoniaco capitana